Porta blindata, Greta Trovò conferma e affiancherà Garcia tra i pali
Conferma importante in casa biancoscudata: a difendere la porta del Calcio Padova Femminile C5, per la prossima stagione, sarà Greta Trovò. Portiere di esperienza, con alle spalle una stagione poco fortunata. Con lei abbiamo parlato delle difficoltà di un infortunio, di quanto sia importante e delicato il suo ruolo e di futuro. A lei la parola.
Ciao Greta, sei arrivata in squadra con il mercato di dicembre, poi purtroppo non sei mai riuscita ad entrare in campo per un infortunio durante il riscaldamento nella prima partita. Come è stato gestire le emozioni dalla panchina?
«Ciao! In effetti non è stato proprio un inizio col botto (se non per il mio gomito!). Vivere la panchina suscita sempre emozioni contrastanti, non è facile restare a guardare senza poter essere parte attiva delle sorti del match. Ma se da una parte c’è l’ amarezza del non poter entrare in campo, dall’altra c’è sicuramente l’entusiasmo di voler sostenere le compagne… ci si emoziona e ci si carica sempre insieme!».
Il portiere è un ruolo tanto delicato quanto difficile e importante. Quali sono gli aspetti più belli del tuo ruolo?
«Grazie per questa domanda! Amo molto il mio ruolo proprio perché il ruolo del portiere è diverso da tutti gli altri. Il portiere pratica uno sport individuale all’ interno di uno sport di squadra e questo si traduce in una peculiarità non solo tecnica ma soprattutto mentale. É l’abilità mentale il punto forte del portiere, e questa forza mentale deriva dalla capacità di tollerare in campo il proprio senso di solitudine, nonostante si faccia parte di un gruppo. Il portiere deve gestire le sue emozioni da solo, essendo queste diverse da quelle di tutti gli altri: lui protegge la porta, mentre per gli altri la porta è l’elemento da varcare. Quanti, pur provando a mettersi in porta, ben presto preferiscono giocare in campo? In campo si può scegliere ogni volta se farsi coinvolgere o no dall’azione, lasciando invece gestire la porta a chi, con una sana dose di pazzia, si mette in gioco in ogni caso».
Per la prossima stagione ci sono delle novità nello staff tecnico. Nelle tue esperienze precedenti hai già avuto modo di conoscere sia Arianna Barcaro che Alessandra Onofri, pensi possano amalgamarsi bene con il progetto della società?
«Assolutamente! Sono entrambe allenatrici competenti e di qualità che sanno lavorare con professionalità e passione. Con Arianna ho avuto il piacere di lavorare in una passata stagione che ci ha portato a conquistare la serie A élite, cosa posso dire? Dovremo ripeterci! Alessandra ho avuto il piacere di viverla come compagna di ruolo, ma mai ancora come allenatrice; è una persona che stimo molto e a cui sono molto affezionata e per questo posso solo essere entusiasta di saperla mia allenatrice. Con il loro lavoro, quello della preparatrice Giada Arzenton, di tutto lo staff tecnico e il nostro, non ho dubbi che ci toglieremo delle belle soddisfazioni!».
Ringraziamo Greta per la sua disponibilità: a lei un grande in bocca al lupo in vista della prossima stagione.
Ufficio Stampa: Miriam Palma