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Dicono di noi - Didonè a Cartellino Rosa:

Dicono di noi – Didonè a Cartellino Rosa: “Vogliamo stupire e dare sempre il massimo”

In esclusiva per Cartellino Rosa Laura Didonè, baluardo della retroguardia biancoscudata, si racconta e ci parla della stagione del Padova, che ha voglia di riscatto.

Ciao Laura! Ti va di dirci com’è nata la tua passione?
“È nato tutto in famiglia. Da piccolina giocavo sempre con mio fratello in giardino (spesso facevo anche il portiere), poi mio papà è un grande tifoso della Juventus, così ho iniziato a guardare le partite con lui e ad appassionarmi… Una cosa tira l’altra, ho chiesto di provare a giocare a calcio anch’io e dopo qualche resistenza iniziale i miei genitori si sono decisi ad iscrivermi nella squadra del mio paese.”

Quindi a partire da quel momento qual è stata la tua carriera fino ad ora?
“Ho giocato per cinque anni nel Lupia Maggiore, poi sono passata al femminile giocando con il Venezia, sono stata notata ad una selezione provinciale ed ho trascorso due anni con loro. Poi per vicinanza sono venuta al Padova, inizialmente nella primavera e dopo tre anni sono passata in prima squadra. Sono già sette anni che sono qui. Sono sempre stata sin da piccola difensore centrale, anche se ogni tanto mi hanno provato anche da centrocampista perché dicono che abbia i piedi buoni (ride NDR). Preferisco giocare difensore, lo sento come il mio ruolo, mi piace avere quel carico di responsabilità.”

Chi sono i tuoi idoli?
“Cecilia Salvai, credo sia il miglior difensore centrale che abbiamo in Italia, è molto elegante nella giocata e c’è sempre dove e quando serve. Mentre nel maschile mi rivedo un po’ in Demiral, abbiamo in comune l’irruenza, è un aspetto su cui vorrei un po’ lavorare.”

Quali sono i tuoi obiettivi personali e quali sono quelli di squadra per questa stagione?
“Ho avuto qualche acciacco, qualche piccolo infortunio, vorrei ritrovare continuità ed essere sempre a disposizione del mr. . L’obiettivo della squadra, che condivido pienamente, è quello di migliorarsi costantemente. Migliorare quanto fatto nel corso degli anni scorsi, la scorsa stagione eravamo poco sopra la metà classifica, quest’anno lottiamo per i primi posti. È un’annata strana, mancano ancora molte partite, nulla è ancora scritto e noi cerchiamo di dare il nostro meglio partita dopo partita. Non partendo da favorite, cerchiamo di dare il massimo e di stupire sempre.”

Come stai vivendo questa stagione tra tamponi da fare ed i rischi rinvio delle partite?
“È una situazione strana, tra stop e riprese, molte volte si fa anche fatica a capire come impostare tutto. Noi cerchiamo di stare attente, di giocare a mente sgombra e con la voglia di far bene sempre. Siamo grate di poter giocare facendo i tamponi settimanali, è una sicurezza in più, sperando che si possa continuare così e non ci siano ulteriori stop.”

Qual è il punto di forza del Padova? Dove invece bisognerebbe migliorare?
“Siamo un gruppo coeso, riusciamo a far convivere ragazze più mature con esperienza con ragazze più giovani e inesperte, c’è un bel clima e questo fa la differenza poi in campo. Dobbiamo migliorare nella concentrazione, non dobbiamo mai perdere lucidità in campo e dobbiamo essere più consapevoli dei mezzi che abbiamo e di dove possiamo arrivare.”

Secondo te cosa servirebbe oggi per la crescita del movimento?
“È servita a tanto la visibilità che hanno dato i club maschili facendo le loro squadre femminili. Maggiori investimenti sono necessari, il professionismo sarà un gran traguardo, ma con più investimenti dalla base per migliorare il settore, rendendolo anche più appetibile commercialmente, così da avere poi di conseguenza anche la visibilità che ci meritiamo.”

Fuori dal campo Laura che persona è?
“Una persona semplicissima, una studentessa di Servizio Sociale all’università di Padova a cui manca molto poter uscire con amici ed amiche, come a tutti penso. Sono una ragazza che non ha troppi grilli per la testa, non sono molto social, non amo quel mondo lì. Preferisco vivere la vita vera, tranquillamente, face to face.”

Si ringrazia il Padova Femminile e Laura Didonè per la disponibilità
Intervista a cura di Riccardo Dotti